Maśù
Stalla

òtri

qui sopra vista scala, terrazzino e porta del fienile

La stalla (maśù) di un tempo era il ricovero delle mucche (vàchi) per il periodo invernale che consisteva in un locale a piano terra.

Vi si trovava la mangiatoia (preśéf) dove veniva fissato sul davanti un lungo legno sgrossato (piòt) nel quale vi erano praticati dei fori per poter introdurre la farfalla (sparantèl) della catena delle mucche, il giacilio (söl) dove veniva ricoperto dallo strame raccolto nei boschi (patüsc')per rendere più sofficie la lettiera.

Nella parte posteriore del söl, rispetto alla mangiatoia, c'era una cunetta dove finivano gli escrementi delle mucche che si mischiava con il patüsc' per formare il letame (graśa).  In molte stalle, in un angolo c'era anche il porcile (très) con relativo trogolo (büi) per il maiale allevato da quasi tutte le famiglie per avere gli insaccati come cibo di sostentamento per l'inverno ed anche sui maggenghi durante la monticazione del bestiame. 

Sopra la stalla vi era di norma tutto un locale aperto fino al tetto adibito a fienile (maśù dèl fée) dove veniva ammucchiato in un grande quadro il fieno che poi si tagliava con apposito attrezzo (taiadù) per spostare a bracciate (lòti de fée) da portarle nella preśéf.

Il fieno, ammucchiato secco ma ancora con una certa umidità, fermentava ('l bóieva) assumendo, verso l'interno del quadro, una colorazione marroncina e un buon profumo ed era questo molto gradito dalle mucche che lo mangiavano molto voracemente.

La stalla non era solo dimora per le mucche ma era spesso il luogo dove la gente si ritrovava per svolgere piccoli lavori o anche solo per contarla e rimanere al calduccio  intanto che le donne filavano la lana o con i ferri facevano la calza e gli uomini intrecciavano i vimini per realizzare ceste, cestini (cavagnìi) o gerle.

vista porta della stalla 

chèsta l'era già 'na stàla de chìli de lüso, ghéra già sü i pòrta sàal,  li bacinéli par bìif 

questa era gia una stalla di lusso, cerano gia i porta sale, le baccinelli per abbeverare 

'l piòt de légn coi te i böc' par 'nfilàa ol sparantèl dèla cadéna par rentàa li vachi

robusto legno con i fori per infilare il chiavistello a farfalla della catena per legare le mucche

ol söl lè de pianéli e la cünèta dela grasa bèla granda

il piano per il giacilio è composto da mattonelle di cotto e in fine la cunetta bella grande dove finisce il letame

Adès coma 'na olta                                                               Dà rigòla ali vàchi

La radio ndèla stàla

Laria della stalla fa bene alla salute

'Ndèla stala i canta e i suna